Perchè leggiamo lentamente


Perché leggiamo lentamente e come invece funziona la nostra mente

Molti passano parecchio del loro tempo leggendo, per necessità o per piacere, ciononostante raramente ci si sofferma a pensare e valutare come si legge.
La velocità media di lettura “normale” (il modo imparato a scuola che la maggioranza delle persone tuttora usa) è intorno le 250 parole al minuto, dunque per leggere una pagina di un libro il tempo medio necessario è tra uno e due minuti. Anche solo lavorando a livello cosciente con le tecniche classiche di lettura veloce è possibile raddoppiare la velocità di lettura cosciente, mantenendo la stessa capacità di comprensione rispetto a leggere lentamente. Tuttavia ciò richiede impegno e un certo sforzo: è faticoso similmente a guidare un’auto sempre al massimo della velocità, con l’acceleratore a tavoletta.

Abitudini di lettura che rallentano

Se rientri nella media e nella norma probabilmente qualcuna tra le tue abitudini - inconsapevolmente - nella lettura ti rallenta. Migliorare la qualità e la velocità della lettura e dello studio implica sempre modificare queste abitudini.

Ecco le più comuni:

Leggere una parola per volta

Ci siamo abituati a credere che per leggere e capire bene bisogna farlo “parola per parola”. In realtà questo non solo non è veramente necessario, non solo rallenta, ma in più il fatto di concentrarsi sulle single parole porta più facilmente a perdere il senso complessivo del discorso che si sta leggendo. In questo modo si capisce meno rispetto a leggere diverse parole insieme. Infatti sarebbe possibile vedere leggere e comprendere subito anche cinque o sei parole assieme.

Sub-vocalizzare

Sub-vocalizzare significa aver l’abitudine di pronunciare mentalmente ogni parola mentre la si legge e ciò viene fatto dalla maggioranza delle persone. Questo ripetere e sentire mentalmente ogni parola impiega moltissimo tempo e non è veramente necessario dato che in realtà il cervello può comprendere immediatamente il significato di una parola, ancor prima di averla ripetuta e ascoltata. In realtà la sub vocalizzazione può essere eliminata oppure velocizzata. Altrimenti non si riesce a superare la velocità alla quale si parla, per leggere, che è mediamente, come detto sopra, al massimo di 250 parole al minuto.

Tornare indietro

Rileggere il testo tornando indietro è quasi sempre un’abitudine non necessaria, data dalla paura e dall’impressione di non aver capito bene ciò che si è letto. Questo porta spesso a regredire rileggendo alcune parole o anche intere righe o paragrafi. Ciò in realtà paradossalmente fa perdere il senso e la fluidità del discorso e rende più difficile comprenderlo. In alcuni particolari casi può essere necessario, ma nella maggior parte non è così, dipendendo semplicemente dall’incapacità di restare concentrati e dalla paura di non capire.

Deconcentrazione

La lettura spesso è fatta in situazioni, ambienti o stato d’animo nei quali è molto difficile essere e restare concentrati. Le distrazioni possono essere tanto ambientali che interiori. Raramente però si prende in considerazione questo fattore e si finisce per credere di essere in generale incapaci di concentrarsi o di restarlo a lungo. Invece la questione è imparare a coltivare uno stato mentale appropriato prima di mettersi a leggere o studiare.

Scarsa mobilità dell’occhio sul testo e abitudine a leggere in modo lineare e sequenziale

Altre due abitudini che rallentano sono focalizzare lo sguardo su ogni parola, mentre come detto prima sarebbe possible vedere allo stesso tempo più parole. Inoltre anche il fatto che abbiamo imparato a credere di dover leggere sempre in modo lineare e sequenziale. Ciò vuol dire prestare la massima attenzione a ogni elemento del testo, comprese le sue parti meno rilevanti, e essenziali per comprendere il contenuto del testo.

Ancor prima di affrontare il sistema PhotoReading sarebbe possibile, abbandonando queste abitudini dannose, velocizzare molto i tempi, a parità di tutti gli altri fattori.


Ma il PhotoReading è un approccio innovativo basato sul modo in cui funziona la mente

Il fondatore Paul Sheele e i Trainer di PhotoReading ormai da vent’anni sviluppano le tecniche e I metodi per aumentare velocità e capacità di comprensione nella lettura. Inoltre mostrano le possibilità di accedere alle incredibili risorse della mente in ogni ambito e anche aldilà del leggere o studiare. Le moderne neuroscienze hanno mostrato le incredibili potenzialità della mente umana che è capace di operare molto di più e molto più rapidamente di quanto pensiamo.
Il PhotoReading infatti utilizza anche le enormi capacità della mente che tutti possediamo ma che pochi utilizzano, e cioè la grande capacità della mente inconscia. Essa può immagazzinare informazioni e anche elaborare e acquisire velocissimamente dei dati a livello pre-conscio. Prima del PhotoReading questa possibilità era riservata a pochissimi. Con questa pratica si è anche osservato che è possibile migliorare l’attività mentale e l’abilità cognitiva nel suo complesso, l’intuito, la memoria, la creatività e la capacità di trovare soluzioni ai problemi.
Il sistema scolastico e formativo di ogni grado tengono in considerazione solo la parte cosciente, razionale, logica, della mente. Ma come oggi sappiamo questa parte costituisce solo una piccola percentuale (pochi punti in percentuale) delle funzioni della mente mentre la maggioranza delle funzioni e delle potenzialità mentali (più del 90%) risiede nell’ inconscio.

La capacità di riconoscere schemi

Una delle capacità della mente inconscia è quella di riconoscere schemi e forme ricorrenti, infatti quando è esposta a nuove informazioni le affronta percependole nell’insieme, nel complesso. La mente umana elabora le informazioni a partire dall’insieme, dalla visione globale, per poi scendere nei particolari e nei dettagli. Al contrario ci è stato da sempre insegnato a leggere secondo il principio opposto, iniziando dalle lettere, dalle sillabe, dalle parole, una per volta, poi procedendo alle frasi e ai periodi più lunghi.
Questo metodo può essere eventualmente efficace al momento della formazione primaria (scuole elementari) ma nel tempo, se si mantiene questa abitudine tutta la vita, è molto difficile riuscire a aumentare considerevolmente la capacità di lettura veloce e di apprendimento rapido.

L’eleborazione delle informazioni a livello inconscio

Sembra oggi assodato che la parte cosciente della mente umana non sia quella deputata a elaborare per prima le informazioni in entrata. Per questa ragione il sistema PhotoReading utilizza sia la capacità di elaborare le informazioni visive a livello cosciente che quelle che avvengono a livello pre-conscio e inconscio. Viene impiegata più in generale ogni funzione della mente e ogni parte del cervello, comprese quelle normalmente trascurate dal sistema educativo. I processi di acquisizione delle informazioni che avvengono a livello inconscio sono stati dimostrati essere molto più rapidi e complessi rispetto a quelli operati tramite il pensiero cosciente e l’apprendimento razionale.
Secondo gli studiosi non è possibile stabilire quanto siano vaste le capacità del cervello umano e che quelle della parte inconscia della mente siano sostanzialmente inesplorate e illimitate. I meccanismi di acquisizione delle informazioni a livello inconscio fanno si che queste entrino nella memoria attraverso canali indipendenti dalla coscienza, organizzandosi in modi molto più complessi rispetto a quanto si potrebbe fare mediante processi di pensieri coscienti.
I processi inconsci sembrano direttamente collegati ai processi cognitivi più elevati che avvengono dopo uno studio e una lettura approfondita e efficace. In sostanza sembra che I processi non coscienti delle informazioni che avvengono a livello celebrale siano incomparabilmente maggiori rispetto alla capacità di pensare e di elaborare informazioni coscientemente.
PhotoReading insegna a coniugare queste capacità con quelle logiche e razionali.
E’ importante sapere che il metodo (e il corso) è indicato a persone (adulte) di ogni età e di ogni genere e livello di formazione.